Una giovane donna, uscita da un lungo periodo di oblio in seguito a un incidente misterioso, vuole riappropriarsi del suo passato, anche se sente tornare a galla paure dimenticate. Pezzo dopo pezzo, trepidando, ricostruisce la propria vita recente, dove si nasconde l'enigma di quello che le è successo. E decide di mettersi in viaggio per incontrare l'uomo di cui era innamorata, l'unico che sia a conoscenza di tutta la vicenda. Ma rintracciarlo è difficile, richiede la pazienza e il coraggio di immergersi nel ventre molle della quotidianità, nella vastità anonima dell'Italia dei grandi centri urbani. Città dove molti non sanno più usare le parole per comunicare, dove ognuno vuole vedere solo ciò che gli fa comodo, che lo rassicura. Quando finalmente la protagonista raggiungerà il suo antico amore, non dovrà fronteggiare solo la verità ma anche una travolgente e pericolosissima passione...
Il romanzo è il connubio fra il genere ottocentesco e il noir contemporaneo. Cerami mescola sapientemente, piacere e dolore, tormento ed estasi. Le premesse erano ottime, ma nel complesso il libro mi ha delusa, senza contare il finale che è veramente degno dei più banali romanzi d'appendice.
Vite bugiarde. Romanzo d'appendice
Elisabetta Bolondi - 16/01/2008 21:16
3/
5
Molto abile Cerami in questo romanzo, con una storia fragile, un finale deludente, ma un grande mestiere ed una notevole capacità di costruire pagine ricche di suspence, di pathos, di sensualità. Nel libro le citazioni del feuilleton sono continue, la sovrapposizione della protagonista Angelica con la Angélique dei romanzi di Golon è quasi totale: eppure in qualche pagina del romanzo si sente la stoffa del grande narratore che ha saputo prendere dalla tradizione quello che un pubblico smaliziato è capace di cogliere con ironia. Ma Cerami ha fatto di meglio!
Grizzly - 24/01/2008 15:09
Elisabetta Bolondi - 16/01/2008 21:16