Il presente saggio di Virginia Woolf ci propone una delle maggiori scrittrici sperimentali del Novecento nella versione insolita di critico e saggista. La pittura e la musica diventano in Walter Sickert: A Conversation, spartito, quadro e racconto a parole. Walter Richard Sickert (1860-1942), pittore inglese tra i più apprezzati e discussi del periodo, fu una figura enigmatica e complessa nel panorama artistico. Negli anni tra le due guerre, Sickert sviluppò il suo originale realismo narrativo avvalendosi anche di modelli iconografici e fotografici di opere dell'epoca vittoriana per i suoi ritratti di membri dell'alta società inglese, di attori, di attrici e di gente comune. La sua importanza sta soprattutto nel ruolo di divulgatore dell'impressionismo e del post-impressionismo francese, innovando e sviluppando la cultura artistica inglese; è inoltre da ricordare la sua attività di animatore di mostre e di associazioni artistiche. Nonostante la sua opera sia permeata di vari influssi, egli ricava stili che fonde senza superare: secondo alcuni critici la sua sensibilità rimase sempre troppo "nordica" per capire fino in fondo l'essenza prettamente mediterranea della pittura francese. Da sempre ben in vista negli ambienti accademici, nel 1928 Sickert venne eletto presidente della Società degli Artisti Britannici e nel 1934 diventò membro della Reale Accademia.
Adeline Virginia Woolf è nata a Londra il 25 gennaio 1882 da due genitori che sono l'uno l'opposto dell'altro: il padre Sir Leslie Stephen è un autore mentre la madre Julia Prinsep-Stephen una bellissima modella. A differenza dei fratelli maschi che hanno l'opportunità di frequentare la scuola e in seguito l'Università di Cambridge, per la giovane Virginia spetta solo – come alla sorella – l'istruzione in casa. Nonostante questo, a soli venti anni Virginia Stephen diventa una scrittrice molto apprezzata e stimata,