«...Il pallone con la cucitura, il giocare a "zacagno", la radio sempre accesa in cucina, il portafoglio lasciato crudelmente cadere sul marciapiede, con una cordicella, il teatro dei burattini a Porta San Mamolo, il cortile dell'Annunziata e il parroco, le figurine e i coperchini... È sufficiente smuovere la cenere con un bastone per scoprire con stupore che il fuoco è ancora lì, vivo, acceso, con tutti i nomi, i muri, le atmosfere di allora...» (Andrea Mingardi)