A partire dall'estate 1982, per almeno quattro anni, ogni qualvolta si consegnava il passaporto italiano a un posto di frontiera, ci si sentiva chiedere: "Italiano?", e alla nostra risposta affermativa, l'interlocutore replicava: "Paolo Rossi!": avevamo vinto il campionato del mondo di calcio, in Spagna, ed eravamo sulla cresta dell'onda... Era accaduto tutto improvvisamente, all'incirca due o tre anni prima: il modo italiano di vivere era sembrato appetibile, invidiabile, ben equilibrato, finanche elegante, e il merito di tutto questo era stato di una serie di circostanze favorevoli, tutte ben connesse tra loro. Il mondo accettava di essere osservato da una prospettiva italiana: l'Italia di allora era infatti un crocevia importante di relazioni culturali, di esperimenti sociopolitici, di prove di lifestyle, un vero e proprio laboratorio di un possibile futuro postmoderno. A partire dalla rivoluzione artistica di quel momento, tutta centrata sul ritorno trionfale della pittura sulla scena mondiale - che costituisce il nucleo di questo volume -, ben diciassette saggi di specialisti in vari settori analizzano i linguaggi di quel decennio, dal design alla moda, dalla televisione alla politica, dal fumetto alla musica.