Nel corso della Grande guerra una minoranza di pacifisti riuniti in nuove organizzazioni gettarono le basi di un movimento più radicale di quello d'anteguerra. Nel descrivere o ripensare alla propria esperienza molti di loro usarono il termine «avventura» a sottolineare il coraggio, il rischio che l'impegno per la pace comportava in tempo di guerra, ma anche la consapevolezza di intraprendere un cammino che avrebbe potuto trasformare radicalmente la convivenza umana. Nella prima parte il volume ricostruisce le attività e l'elaborazione teorica di questa minoranza a livello internazionale, mentre nella seconda si sofferma sul caso italiano. Correda il volume un'ampia antologia di scritti alcuni dei quali appaiono qui per la prima volta in italiano.