Quando Mussolini decide l'entrata in guerra dell'Italia, nel giugno 1940, alla nostra marina viene affidato essenzialmente il compito di interrompere i contatti tra le basi inglesi in Gibilterra e Alessandria e di garantire i collegamenti tra la madre patria e la Libia. La superiorità numerica della marina italiana è schiacciante, ma la sua inferiorità tecnica lo è altrettanto. Non solo infatti la nostra flotta non dispone di portaerei (le uniche in grado di garantire alle navi in missione un efficace ricongnizione e un impenetrabile scudo aereo), ma neppure del radar, che consente invece alle navi inglesi di individuare da grande distanza la presenza e i movimenti di un nemico costretto ancora a ricorrere alle vedette. Infine, vera arma vincente, Londra può contare sulla macchina "Ultra", con la quale decrittare i messaggi in codice scambiati tra i comandi tedeschi e quindi conoscere in anticipo le mosse del nemico. Con minuziosa precisione, in uno stile semplice ma partecipe, Petacco ricostruisce tutte le principali battaglie combattute nel Mediterraneo fino all'8 settembre 1943, rendendo giustizia allo sfortunato valore dei marinai italiani sacrificati in una lotta impari per l'inferiorità dei mezzi e per l'inettitudine dei comandi.