Le mura sono decrepite e grigie, le finestre simili a orbite vuote; tutto intorno, alberi scheletrici si specchiano nelle acque morte di uno stagno da cui si levano miasmi pestilenziali. La visione della casa degli Usher raggela l'anonimo narratore che si è messo in viaggio dopo aver ricevuto un'accorata lettera del proprietario, suo amico d'infanzia. L'aspetto dei padroni di casa non è meno inquietante: Roderick, pallido e tremante, è schiavo di una strana forma di terrore, mentre la sorella Madeline è minata da un male che la sta conducendo inesorabilmente alla morte. Un rapporto di amore-odio lega i due fratelli gemelli, ultimi rampolli di un'illustre casata in rovina. E un'oscura maledizione incombe sull'antica dimora e sui suoi abitanti. In un crescendo di suggestione e di orrore, Poe costruisce un perfetto racconto gotico capace di dar corpo agli incubi più neri e infernali del cuore umano.
Edgar Allan Poe è nato a Boston (USA) nel 1809 da una famiglia di attori girovaghi. Non ebbe modo di conoscerli approfonditamente poiché la madre morì quando ancora era un infante e il padre, alcolizzato, abbandonò la famiglia subito dopo la morte della moglie. Il piccolo Edgar fu quindi allevato da un ricco mercante di Richmond di nome John Allan.
Anche Edgar Allan Poe era solito deliziarsi dell'uso di alcool e gioco d'azzardo, motivo per cui John Allan lo estromise dal testamento.