"Perché parlare del territorio romano? Conosco ormai da molto tempo Oretta Zanini De Vita e so bene che svolge la sua opera teorica e pratica di studiosa ed appassionata di gastronomia con uno scrupolo di ricercatrice che non solo le fa onore, ma che è anche molto superiore a quello che, solitamente, viene profuso in questo campo. Perciò ho aderito volentieri all'invito, di cui le sono profondamente grato, di aprire il suo lavoro con un' introduzione che fornisca, ai più pazienti fra i lettori, le coordinate storiche di quello che viene comunemente inteso come territorio romano. In fondo, questo è lo scenario in cui agirono gli ideatori e gli 'utenti' di quelle rustiche prelibatezze che tuttora vengono apprezzate dai nostri palati. L'Agro Romano, di cui ancor oggi si possono vedere alcuni intatti lacerti, non solo fu - da quando Roma cessò di essere la capitale politica del mondo - la parte del territorio da sempre più legata alla città, quella da cui essa traeva una parte del suo sostentamento, ma anche quella che creò usi, costumi e modi di vita che furono e sono alla base dell'alimentazione e della gastronomia di cui in quest'opera si tratta". (Dall'Introduzione di Luigi Londei). Con una presentazione di Corrado Barberis. Nel volume è contenuta una mappa topografica dell'Agro Romano.