Edipo e Narciso sono due personaggi centrali del teatro freudiano. Il figlio-Edipo quello che conosce il conflitto con il padre e l'impatto beneficamente traumatico della Legge sulla vita umana. Il figlio-Narciso resta invece fissato sterilmente alla sua immagine, in un mondo che sembra non ospitare pi la differenza tra le generazioni. Le nuove generazioni appaiono sperdute tanto quanto i loro genitori. Questi non vogliono smettere di essere giovani, mentre i loro figli annaspano in un tempo senza orizzonte. Telemaco, il figlio di Ulisse, attende il ritorno del padre; prega affinch sia ristabilita nella sua casa invasa dai Proci la Legge della parola. In primo piano una domanda inedita di padre, una invocazione, una richiesta di testimonianza che mostri come si possa vivere con slancio e vitalit su questa terra. Il processo dell'ereditare, della filiazione simbolica, sembra venire meno e senza di esso non si d possibilit di trasmissione del desiderio da una generazione all'altra e la vita umana appare priva di senso. Eppure ancora possibile, nell'epoca della evaporazione del padre, un'eredit autenticamente generativa: Telemaco ci indica la nuova direzione verso cui guardare, perch Telemaco la figura del giusto erede. Il suo il compito che attende anche i nostri figli: come si diventa eredi giusti? E cosa davvero si eredita se un'eredit non fatta n di geni n di beni, se non si eredita un regno?