In un paradiso terrestre come lo Stato, unico custode della cultura umana in un mondo ormai devastato dalle guerre, la morte è diventata illegale. Paura e dolore sono ridotti ai minimi termini e la tristezza è mal tollerata. Ogni difetto viene eliminato con un colpo di bisturi. Eventuali giovani morti, vittime di incidenti o malattie, tornano in corpi nuovi pieni di ricordi del passato. Yolande, cresciuta dai seguaci di un culto della morte, fatica a inserirsi nel mondo perfetto. Fra ricordi dolorosi e sogni funesti, il suo unico desiderio è quello di sembrare normale. La situazione precipita quando riceve una telefonata inaspettata: Kristof, il suo amato marito, è appena morto.
La paura della morte non esiste più e la morte stessa viene bandita: eliminando la paura, si può incentivare il progresso del genio umano. Questa è la filosofia dello Stato, un mondo utopistico in cui le nuove generazioni, i nativi, non conoscono il significato di morte. E' in questo contesto che conosciamo Yolande, una donna cresciuta fuori dallo Stato e con l'idea della morte ben radicata nella sua mente. Yolande cerca di integrarsi, di sembrare normale, ma ha molte difficoltà e la morte del marito peggiora i suoi ricordi dolorosi e gli incubi terrificanti.
"Il corpo dei ricordi" è un bel romanzo scritto davvero molto bene. La storia è fin dalle prime righe interessante ed è anche molto coinvolgente tanto da riuscire a far sentire come nostri i drammi di Yolande, la protagonista. Il finale, inaspettato e sorprendente, è la ciliegina sulla torta.
Un eccellente romanzo di esordio, consigliatissimo!
mulaky - 30/07/2017 22:25