La tranquilla sonnolenza del borgo di Arasolè viene sconvolta dall'arrivo della seconda guerra mondiale: le cartoline di richiamo alle armi trascinano gli uomini in Russia. Nel caposaldo 3 della linea K la vita trascorre nello stillicidio angosciante dell'attesa di un imminente attacco. L'improvvisa avanzata russa travolge la quotidianità armata dei pochi soldati sopravvissuti all'inverno, allo strazio della carne e allo sfacelo dei sentimenti. Le regole sociali sono scaraventate nel fango, il coraggio e la paura si mescolano all'ombra delle betulle. L'onore e il rispetto si perdono e la fame, divorante e insistente porta al cannibalismo.