Nel vasto dominio delle Sette Città, nel Deserto Santo di Raraku, la veggente Sha'ik e i suoi seguaci si preparano ad affrontare l'insurrezione da lungo tempo predetta con il nome di Vortice di Vento. Questa tempesta, che non conosce precedenti in quanto a proporzioni e a furore, trascinerà l'Impero di Malazan nel conflitto più sanguinoso che abbia mai conosciuto, forgiando il destino di molti e dando origine a imperiture leggende... Sullo sfondo di una terra buia e desolata, sconvolta dalla guerra e da inesplicabili magie un romanzo di guerra intrighi e tradimenti.
Secondo capitolo di un epopea che intreccia centinaia di sottotrame. Nuovi personaggi: pedine in movimento su una scacchiera sempre più ampia.
Lo stile più morbido, meno criptico rispetto al primo volume, sottintende una linearità d'azione tuttavia smentita dal susseguirsi delle pagine.
La nuova dimensione, qui, è proiettata verso aspetti legati all'umano sentire e alla tragicità delle scelte, alcune delle quali avranno conseguenze estreme sui diretti interessati, senza facili buonismi da parte di Erikson.
Personalmente ho goduto poco questo tomo: un totale senso di dispersione ha accompagnato la lettura per moltissime pagine, lasciandomi impantanato in più di una occasione con scarsa voglia di continuare. Dopo un ottimo inizio, ho cominciato a brancolare a dritta e a manca senza trovare una direzione che illuminasse il cammino, come un fantasma. Non sto parlando tanto di 'misteri' - fosse per questo, il primo volume (che ho amato di più) ne era pregno il doppio, ma con piglio più deciso - quanto di 'compattezza' della trama.
Le ultime ottanta pagine, invece, riservano momenti toccanti e stimolanti in grado di rivitalizzare l'interesse.
Seppure non del tutto soddisfatto da questa lettura, continuo a ritenere Erikson un autore fantasy di eccelsa qualità, dotato di soluzioni originali e geniali. 4 stelline sotto questo aspetto.
Guai trascurarlo.
La dimora fantasma. La caduta di Malazan. 2.
Anonimo - 18/06/2007 14:59
5/
5
Ragazzi che libro, continua la saga dei Malazan. Steven Erikson, ci regala un fantasy coi contro-fiocchi.
Il libro, come già il precedente, all'inizio è un pò ostico poichè deve introdurre i tanti personaggi, così come i luoghi, i nomi, i popoli, le divinità, ecc.
E' un universo tutto da scoprire, complesso, ma vivo e credibile.
In questo libro c'è tutto: grande pathos, battaglie epiche, eroi pronti all'estremo sacrificio, traditori, divinità, maghi, razze, tribù, guerrieri, nobili arroganti e chi più ne ha più ne metta.
Su tutto l'orrore della guerra e la bassezza che l'uomo riesce a raggiungere in quei momenti.
L'autore continua a seminare indizzi e fatti, che poi lascia per riprendere successivamente. Già in questo libro, troviamo risposte ad alcuni dei quesiti lasciati in sospenso nel precedente libro, ma tanti altri devono ancora trovare delle risposte.
Non è un libro fantasy che si legge facilmente. Perciò se non amate il genere state alla larga. Per chi invece lo ama... avete trovato pane per i vostri denti. Non aspettatevi un libro alla Terry Brooks, ma più un libro alla R. R. Martin, con più storie in parallelo che si alternano capitolo dopo capitolo e con un sacco di personaggi.
Ma credetemi ne vale lapena.
Se questo è il vostro primo libro di S. Erikson, consiglio di leggere prima il primo capitolo della saga dei Malazan ''I giardini della Luna'', questo perchè cose come: i canali, le divinità ed i loro adepti, le razze, i popoli, i luoghi, la composizione degli eserciti, ecc. vengono si ripresi, ma partendo dal presupposto che il lettore sappia di che cosa si sta parlando. Inoltre solo una parte dei personaggi presenti nel primo libro, trovano una continuità in questo secondo capitolo. La sensazione e che gli esclusi verranno ripresi nel prossimo e che tutto sia studiato per far convergere le storie dei protagonisti in un finale sempre più in crescendo.
Comunque un fantasy come non si leggeva da tempo.
Grande Steven Erikson.
Consigliatissimo.
Anonimo - 22/02/2009 10:41
Anonimo - 18/06/2007 14:59