Simile a uno stemma araldico, la duplice fiamma rossa e azzurra nel cui segno questo libro è stato concepito e scritto è quella dell¿erotismo e dell¿amore. L¿ambizioso progetto di questo grande poeta, sensuale e visionario, raggiunge nella Duplice fiamma esiti felicissimi: un testo non meno capitale de L¿amore e l¿Occidente di Denis de Rougemont, con cui Paz dialoga a distanza e rispettosamente polemizza. Con straordinaria capacità di analisi e di sintesi, l¿autore ripercorre tutta la tradizione occidentale, dai greci fino ai nostri giorni, seguendo le evoluzioni e le metamorfosi dei concetti di amore e di erotismo quali sono stati espressi dalla nostra cultura e, soprattutto, dalla nostra letteratura ¿ non senza raffrontarli, tuttavia, al pensiero orientale. Mistici e libertini, Catullo e Saffo, Dante e Sade, Proust e i trovatori, Stendhal e Breton non sono che alcuni degli innumerevoli personaggi che attraversano la scena di questo immenso teatro dell¿eros. D¿altronde, come osserva giustamente Paz, «una delle funzioni della letteratura è quella di rappresentare le passioni; la presenza costante del tema amoroso nella nostra storia letteraria dimostra che l¿amore è sempre stato una passione centrale in Occidente».