Vittorio Agnoletto, all'epoca portavoce del Genoa social forum, e Lorenzo Guadagnucci, giornalista che si trovava nella scuola Diaz al momento del sanguinoso blitz, ripercorrono le giornate del luglio 2001 e portano alla luce, anche grazie al contributo di "voci" interne agli apparati dello stato, i tentativi di bloccare le inchieste, di condizionare i testimoni, di screditare gli inquirenti e indirizzare i processi. Enrico Zucca, pm al processo sui fatti della Diaz, per la prima volta racconta i retroscena dell'inchiesta più delicata ed esplosiva. Il bilancio del G8 di Genova, per la nostra democrazia, è impietoso: nel luglio 2001 vi è stata una caduta di legalità costituzionale, mai più sanata. Un ragazzo di 23 anni, Carlo Giuliani, è stato ucciso in piazza Alimonda da un carabiniere. Alla scuola Diaz una perquisizione si è manifestata con i segni della mattanza, con pestaggi sistematici e l'arresto di 93 persone sulla base di prove false. Nella caserma di polizia di Bolzaneto si è praticata la tortura.. Le inchieste della magistratura hanno portato alla condanna in secondo grado di decine di agenti, funzionari e dirigenti delle forze delleordine, inclusi i massimi vertici della polizia di stato e dei servizi segreti. Sono esiti giudiziari clamorosi, senza precedenti. Eppure tutti i condannati, svergognati da ricostruzioni dei fatti rigorose, sono rimasti al loro posto, con l'avallo dell'intero arco politico parlamentare.