Solo pochi mesi fa lo chiamavamo "nostro" e adesso lo abbiamo già regalato alla storia. È fragile da maneggiare, per niente facile da catalogare. Eppure come ha detto sagacemente Karl Popper "il Novecento è stato un secolo così pieno di correnti che, vedrete, la sua influenza si diffonderà dappertutto". Scandita dalle menti più bizzarre, da Freud a Bertrand Russell, da Adorno a Wittgenstein, da Marcuse a Sartre, la filosofia del secolo che ci ha dato i natali ci lascia con ardite provocazioni, brillanti interrogativi e una certezza: il futuro è aperto, come una partita di flipper, con tutte le sue luci e i suoi bonus, le buche e i respingenti. Il punteggio dipenderà da come sapremo giocare la partita, ma prima del lancio della pallina è indispensabile conoscere le regole del gioco. Se dunque volete sapere chi siete, che ci fate qui, e quante probabilità avete di battere il vostro record, non vi rimane che leggere queste pagine. Con la loro pirotecnica irriverenza, vi mostreranno che la filosofia può essere non solo comprensibile, ma addirittura divertente, e persino utile. Perché sino a quando ci saranno domande, ci sarà sempre un essere umano che proverà a dare una risposta. L'accendiamo?