Si presenta qui il testo (con traduzione e commento) di un manuale scritto in greco intorno alla metà del I secolo d.C., che offre precetti utili per il comando e la conduzione di una guerra, mostrando in molteplici circostanze legami con la tradizione storiografica e polemologica greca (Tucidide e Senofonte, Enea Tattico e Polibio), nonché spunti tratti dall'ambito latino (Sallustio, Cesare e Livio). Di quest'opera i moderni hanno spesso criticato lo stile, vi hanno ravvisato genericità di contenuti, mancanza di riferimenti al reale. Ma se le carenze addebitate allo scritto possono essere facilmente spiegabili con il fine che ne ispira toni e argomenti, i princìpi generali evocati, le considerazioni etiche e psicologiche e le note tecniche indirizzate ad ambiti specifici ne fanno un prontuario per l'esercizio del comando di rapida consultazione, e non solo in una determinata epoca: un modello per chiunque aspiri a ricoprire un'alta carica. L'opera guarda con originalità anche oltre i confini della strategia e della tattica, verso l'ambito politico e filosofico della guerra, delineando il ritratto ideale di un uomo che annovera, accanto a qualità propriamente militari, anche doti umane e, non ultime, nobiltà di nascita e affabilità di modi.
Il generale. Manuale per l'esercizio del comando. Testo greco a fronte. Ediz. numerata
Anonimo - 21/03/2012 18:19
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Qualche spunto di rifoessilne ed idee sparse proposta: regaliamo un libro di Mie8ville all'autore dell'articolo.voglio vedere se ha il coraggio di definire romanzo d'intrattenimento un ciclo di libri che e8 considerato il nuovo manifesto comunista in Inghilterra.eppure e8 fantasy !per me il fantasy e8 lo specchio deformante della realte0, un modo pif9 creativo di fare denuncia sociale.vuoi parlare dei campi di concentramento ? fallo, ma chi lo comprere0 il libro se non qualcuno che gie0 conosce l'argomento.ma prendi Hitler e fallo diventare un elfo, prendi le vittime della sua follia e falle diventare drow: e8 qualcosa di pif9 creativo (non dico originale perche9 ho messo i tropi del fantasy, ma e8 un esempio) e sicuramente pif9 leggero; cif2 permettere0 al messaggio di arrivare a pif9 persone in maniera pif9 delicata.il fantasy e8 educativo !nel fantasy si parla della realte0, solo in maniera pif9 creativa e stimolante per la fantasia.se voglia trattare un qualunque tema di denuncia sociale, o filosofia o quant'altro, i miei libri li compreranno solo persone che gie0 conoscono tutto questo; ma se voglio far conoscere determinati temi ad altre persone devo renderli pif9 appetibili.e non dimentichiamoci che il fantasy discende da Omero, che George R.R. Martin e8 la sua controparte moderna.poi, i contenuti filosofici di molti libri fantasy sono incredibili.la fantasia fa parte dell'animo umano: perche9 sopprimerla ?poi, ci sono scrittori dall'enorme talento che scrivono fantasy.esempi:Ursula K. Le Guin, China Mie8ville, George R.R. Martin, Robin Hoob, Robert Jordan, Terry Goodkind, Michael Scott Rohan.Il problema e8 il fantasy commerciale, quello fatto solo per vendere.Mayer, Strazzula, anche la Rowling.invece di leggere questa spazzatura, perche9 Contessa non legge i bei fantasy ? vediamo se ha ancora il coraggio di sparare certe cavolate.Scusate la scrittura, ma sono di fretta (la tastiera non funziona bene).ps: Licia, a te non ti ho incluso tra i fantasy spazzatura: la tua scrittura non sare0 impeccabile, ma e8 come una droga: non ti stacchi pif9. riguardo ai contenuti, ci sono.pps: congratulazioni per Ireneppps: Figlia Del Sangue mi e8 piaciuto molto.
Anonimo - 21/03/2012 18:19