Nel turbinio dei sommovimenti sociali e politici degli anni Settanta, l'Autonomia è riuscita a mettere insieme Marx con l'antipsichiatria, la Comune di Parigi con la controcultura, il dadaismo con l'insurrezionalismo, l'operaismo con il femminismo e molto altro con molto altro ancora. Ma, soprattutto, nel suo agire l'Autonomia ha rappresentato una discontinuità profonda con le pratiche del Movimento operaio ufficiale. Essa non è stata un'organizzazione, bensì una molteplicità che si organizzava a partire da dove viveva, da dove lavorava o studiava. Nell'Autonomia hanno infatti convissuto tante specifiche autonomie: degli operai, degli studenti, delle donne, degli omosessuali, dei prigionieri, di chiunque scelse - a partire dalle proprie contraddizioni - la via della lotta contro il lavoro salariato e lo Stato, la via della sovversione della vita. Se il Movimento degli anni Settanta finì per soccombere alle forze congiunte della macchina statale e del Partito comunista, la storia dell'Autonomia è quella di un'avventura rivoluzionaria la cui incandescenza è più che mai attuale.
Il ghiaccio era sottile. Per una storia dell'Autonomia a
Flaviano Moltedo - 30/06/2014 22:22
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Il volume ripercorre la storia dell'Autonomia, che negli Anni Settanta in Italia ha rappresentato un momento di discontinuità rispetto alla pratica del Movimento operaio tradizionale. Un' importante componente dell'Autonomia poneva il proprio riferimento teorico nel pensiero operaista, ma, come sottolinea l'Autore, accanto al metodo operaista di lettura delle lotte sono riscontrabili in tono più o meno minore altre influenze come il luxemburghismo, il consiliarismo, lo spartakismo, l'anarco-sindacalismo, il dadaismo, il situazionismo. A tal punto interviene il monito metodologico dell'Autore, che raccomanda di non definire e identificare l'esperienza autonoma a partire da uno solo di tali filoni poiché sarebbe la cosa più errata che si possa fare, in primo luogo per la discontinuità che essa incarnò a livello della soggettività e, quindi, perchè sarebbe far torto alla ricchezza di una vicenda rivoluzionaria la cui cifra risiede proprio nell'impossibilità di incasellarla in una qualche comoda identità ideologica.
Lo stile chiaro ed il rigore teorico conferiscono al volume la qualità di opera fondamentale per la comprensione della storia dell'Autonomia.
Flaviano Moltedo - 30/06/2014 22:22