Qual è il segreto che custodisce un libro? Quali sono i libri che non abbiamo dimenticato e perché? Come può un libro essere un incontro? Cosa significa leggere un libro? In che modo l'inconscio può aprire un libro? Tutti questi interrogativi tracciano le vie lungo le quali Massimo Recalcati ci accompagna verso una nuova teoria della lettura con il racconto dei libri che hanno segnato la sua formazione umana e intellettuale, dall'Odissea agli "Scritti" di Lacan. Ne scaturisce un'opera teorica e intima insieme, uno spaccato autobiografico di cosa può significare per una vita l'esperienza della lettura, un elogio del libro in un'epoca che vorrebbe decretarne la morte.
"L'incontro con un libro è un incontro d'amore", sostiene Recalcati.
Perché? Qual è il senso di questa affermazione? E quali libri ne sono prova nella nostra vita?
Sempre Recalcati sostiene che non siamo noi a leggere i libri, bensì il contrario: è il Libro a leggerci dentro.
Recalcati analizza il motivo per cui alcuni libri diventano importanti nella nostra vita, la ragione inconscia per cui li definiamo "i nostri preferiti" o "pilastri" nella definizione della nostra identità. "Noi siamo i nostri libri", ed è vero. Siamo quello che leggiamo, siamo le parole a cui scegliamo di dedicare il nostro tempo e le storie che rievochiamo con più entusiasmo. Perché se un libro piace è sempre perché è arrivato a sfiorare corde profonde dell'inconscio. E fermarsi ad indagare le ragioni di queste preferenze aiuta a scoprirsi meglio.
La seconda parte del testo è una nuda, ragionata analisi dell'autore sul motivo per cui alcuni libri siano diventati importanti nella sua vita, ma tanta accuratezza serve anch'essa al lettore per indagare sulle proprie preferenze inconscie.
alessandra_palomba_16 - 05/10/2024 12:13