"I limiti del mio linguaggio" è un'analisi brutalmente onesta e tagliente della depressione ma è anche una ricerca inesausta delle cose grandi e piccole - dalla filosofia al portare a spasso un cane, dall'arte al sedersi tranquillamente con un gatto - che rendono le nostre vite degne di essere vissute. Molto è stato scritto sul trattamento della depressione, ma relativamente poco sul suo significato. In questo libro straordinariamente originale, Eva Meijer intreccia il racconto autobiografico con le intuizioni di pensatori come Freud, Foucault e Woolf in un'evocazione commovente e incisiva di questa condizione. La depressione è più¿ di un problema chimico: le domande che occupano chi soffre di depressione sono essenzialmente umane e toccano questioni fondamentali che riguardano il linguaggio, l'autonomia, le relazioni di potere, la solitudine e il rapporto tra corpo e mente. Ma Meijer indaga anche quanto può¿ dare consolazione, speranza e significato alla vita come gli animali, gli alberi, gli altri, l'arte. "I limiti del mio linguaggio" è una riflessione intima ed empatica sulla depressione che unisce in modo sapiente l'esperienza personale alla prospettiva filosofica.