Odina Grosso è un'esploratrice che non conosce confini. Le occasioni di viaggio l'hanno condotta dalla selva amazzonica agli indios della Nuova Guinea; dalle popolazioni dell'Africa agli "Isolati" del Brasile, dove ha incontrato mondi sconosciuti. Ha partecipato infine a una serie incredibile di trekking impegnativi, con ardue spedizioni in Africa, in Nepal e in Cina. Questa volta siamo nel mondo incantato delle montagne pakistane. Si dice che sia la prima donna al mondo ad aver attraversato il passo Moni La. Ma questo, per lei, non è importante. Il motivo di orgoglio che ne scaturisce non è dettato da un primato, bensì dall'avercela fatta a 74 anni, superando in un'unica spedizione due passi, a vivere per molti giorni in quota, tra cieli mutevoli e condizioni estreme, dove l'aria si fa sempre più sottile e la sfianca, ma non la ferma. Non si tratta soltanto di un diario di vita, che parla di amici, sentimenti, e inusuali compagni, ma nel volume traspaiono altresì l'amore per la natura e la grande curiosità che hanno reso Odina protagonista di tante avventure: è sempre il suo cuore che ci parla.
Consiglio vivamente la lettura del libro di Odina Grosso Roviera. Non è solo un piacevole resoconto di una spedizione impegnativa attraverso le aspre vette delle montagne pakistane, ma il racconto di una esperienza di vita e come tale induce a riflessioni che vanno al di là della narrazione. Si capisce il grande amore dell'autrice per la natura, anche quando si presenta aspra ed inospitale e ci mette di fronte a tutti i nostri limiti, fisici e psichici. Per superare questi momenti, non basta forza fisica ed equilibrio interiore, occorre riporre la propria fiducia e la propria vita, in mani esperte e sicure. Con i limiti imposti da lingua, cultura ed abitudini molto diverse, Odina racconta in queste pagine il rapporto costruito con i portatori e guide locali, ponendosi sempre con un atteggiamento di comprensione e rispetto. Pagine dalle quali emergono i caratteri di questi uomini forti e tenaci, dellamore per la loro terra, della condivisione e del legame di rispetto che si instaura tra loro ed l'autrice, seppure nei limiti imposti da culture e religioni diverse. Un libro che si legge tutto d'un fiato, con interessanti riflessioni su usi e costumi locali.
mperrone - 02/09/2020 17:28