«I quattro capitoli che lo compongono il libro, con i loro titoli accattivanti, ma in qualche misura sfuggenti ed evocativi (Messaggi in bottiglia, Dimensioni altre, Arpe fatate, Per le vie del mondo) suggeriscono un insieme di tematiche armonizzate fra di loro che guidano a poche linee portanti, dove la montagna direttamente o indirettamente gioca il ruolo di protagonista. È una montagna certamente viva e palpitante, una presenza discreta o ingombrante, vissuta in prima persona attraverso un alpinismo e un escursionismo di alto livello; è una montagna dove il lirismo talora onirico delle sempre arricchenti citazioni letterarie, che scaturiscono da un umanesimo profondo e che si stempera nelle emozioni di albe, tramonti, contrapposizioni cromatiche, si alterna al realismo del rapporto uomo-montagna; è un rapporto che ha sostituito, almeno sulle Alpi, la secolare spaventosa fatica della sopravvivenza con l'attuale drammaticamente dilagante, per ripetere le parole dell'Autore, "omologazione consumistica"» (Claudio Smiraglia, dalla prefazione).