Il processo di trasformazione della società meridionale dal complessivo ritardo ottocentesco al particolare modello espansivo avviato a cavallo del Novecento e fortemente accelerato nella seconda metà del XX secolo è l'oggetto di questa sintesi storica. I profondi mutamenti ambientali e culturali producono nuovi modi di guardare al passato. Si tratta di verificare come queste categorie, scaturite dall'attualità, riescono a leggere l'evoluzione del processo storico. L'imputazione di modernità a luoghi, ceti, funzioni, richiede precisi parametri di verifica; altrimenti conserva un alto grado di indeterminatezza e di discutibile valenza ideologica. Pur tra grandi innovazioni e accresciute distinzioni interne, sembra persistere il concetto e il problema del Mezzogiorno: come prospettiva di adeguata strutturazione civile e produttiva delle diverse realtà del Sud. Il saggio si conclude con la svolta segnata, nel 1993, dalla fine della politica dell'intervento straordinario e dal crollo del sistema politico-sociale dominante nel Mezzogiorno degli ultimi decenni.