Quando John Krassner, giornalista dello Stato di New York, precipita dal quindicesimo piano di una casa dello studente di Stoccolma, non sembrano esserci dubbi: si è suicidato. Nella sua stanza viene trovata una lettera d'addio e il caso è destinato a essere archiviato. Alcuni particolari però spingono Lars M. Johansson, investigatore della polizia criminale, a non avere troppa fretta. Ben presto un'indagine di semplice routine si trasforma nella più grande inchiesta mai condotta in Svezia. Anche i "vicini" dei Servizi di sicurezza sembrano molto interessati alla figura di Krassner, che stava lavorando a un manoscritto, forse un romanzo, intitolato "La spia che andò a Est". Per quale motivo Krassner era venuto in Svezia?
Tra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno
Anonimo - 06/05/2007 10:40
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Troppo ingarbugliato, ma se riuscite ad andare avanti il finale è scontato.Tutta la storia è inverosimile e neppure ben scritta. Se amate Mankell non compratelo e se avete una figlia non mandatela in Svezia, sembra che tutti gli svedesi siano alcolizzati e una buona metà sessualmente deviati!
Tra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno
luca - 08/05/2006 22:14
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Parte a razzo ma poi si perde un pò per strada e soprattutto il finale è banale e scontato.
Apprezzabili i dialoghi ed i personaggi.
Anonimo - 06/05/2007 10:40
luca - 08/05/2006 22:14