Pittore romagnolo, ma romano di adozione, Norberto Pazzini nacque a Verucchio nel 1856 e si dedicò fin da piccolo all¿arte, spinto da un interesse così forte che lo persuase ad andare a studiare a Roma, dove ha trascorso gran parte della sua esistenza come uno dei protagonisti della vita artistica romana. Paesaggista tra i più raffinati del suo tempo, l¿artista verucchiese fu tra i massimi rappresentanti della Scuola etrusca e della Società In Arte Libertas, due associazioni fondate da Nino Costa, pittore romano che Pazzini conobbe nel 1884 e del quale divenne uno degli allievi tra i più fedeli alla maniera nobile e austera del suo maestro. Benché vivesse stabilmente nella Capitale dal 1874, l¿artista non dimenticò mai la terra natia, dove tornava tutte le estati per dipingere a Verucchio e nella Valmarecchia, i luoghi dell¿anima che spesso gli ispirarono paesaggi romagnoli di malinconica poesia, dettata dal sentimento di `lontananza¿ che provava negli inverni romani per la sua terra, dove morì nel 1937 come ultimo esponente della Scuola romana.