Diviso in quattro capitoli cronologici, il volume offre un panorama d'insieme della produzione poetica nella Germania novecentesca e propone al lettore una selezione dei testi più rappresentativi. I primi due capitoli affrontano il periodo che dal primo Novecento, attraverso la Repubblica di Weimar, conduce la Germania sulle soglie della seconda guerra mondiale. La poesia di questo arco temporale, incardinata nella riflessione nicciana e freudiana e nella cultura ebraica antecedente la Grande Guerra, è veicolo di un ripensamento dei classici - Hölderlin soprattutto - ma anche di quella rottura con le forme tradizionali che determina sia l'avanguardia espressionista, sia la produzione poetica che va da Hofmannsthal a Rilke, da Benn al giovane Brecht. Si passa quindi alla produzione poetica del secondo dopoguerra, segnata dalla lacerante presa di coscienza della catastrofe nazista, dall'esperienza dell'esilio, dalla spaccatura del paese (temi che attraversano in modo particolare l'opera di Paul Celan).