Il digradare della centralità della legge, in ordine al profilo qualitativo del suo ruolo nell'orientamento dell'individuo e nella formazione della decisione giudiziale, ha determinato, nell'ambito del diritto penale, variazioni sostanziali nel rapporto tra legge e singoli individui e tra legge e interprete-giudice. La giurisprudenza ha assunto un ruolo sempre più rilevante, cui è conseguita la corrispondente limitazione dell'impatto effettivo del principio di legalità come riserva di legge, irretroattività dell'incriminazione o comunque del trattamento penale più sfavorevole, determinatezza del fatto punibile, interpretazione-applicazione tassativa delle fattispecie criminose, con conseguente divieto di analogia.