Molti si ritengono esperti di circolazione e in grado di trovare soluzione ai problemi di sicurezza stradale, e questo è specialmente vero in Italia, dove tre persone su quattro sono convinte di contribuirvi concretamente, guidando meglio della media. Come in varie altre statistiche stradali, già in questa presunzione siamo i peggiori d'Europa. Per contribuire all'abbattimento degli incidenti secondo gli obiettivi fissati dall'Unione europea e accettati dall'Italia, l'arretratezza della psicologia del traffico italiana va colmata al più presto. Per gli psicologi disposti ad acquisire le necessarie competenze specifiche si tratta di un nuovo sbocco lavorativo, in rapida e continua espansione, pur essendo un settore di intervento che richiede un approccio innovativo e insolito per la psicologia italiana. Decisamente orientato alla pratica professionale, il testo illustra i principi metodologici, le tecniche specifiche, gli spiragli normativi e alcuni strumenti professionali della Traffic Psychology adatti a migliorare i comportamenti stradali degli italiani.