Il titolo di questo volume (una citazione dal "Programma" del Borsieri per "Il Conciliatore") esprime ellitticamente uno dei tratti profondamente innovativi che la cultura letteraria italiana del primo Ottocento mette a fuoco ed assume come elemento costitutivo e come obiettivo programmatico. Le parole del Borsieri definiscono infatti i caratteri di una solidarietà intrinseca fra l'intellettuale e la società civile, e pongono le basi di un progetto di politica culturale che attraversa l'esperienza letteraria del primo e pieno Risorgimento. A livelli diversi, il presupposto del 'pubblico giudicante' è presente in tutti i saggi inclusi in questo volume, e sostiene le ragioni di una ricerca tematica e formale che associa l'affermazione della specificità nazionale alla percezione della dimensione europea nella quale essa proietta e definisce la propria attualità.