La crisi ecologica sollecita un'estensione dei confini della solidarietà - in direzione spaziale, temporale, interspecifica -, il ripensamento dell'organizzazione socioeconomica dei paesi avanzati e una diversa concezione del rapporto globale/locale e del futuro che vogliamo, insomma, dell'intera Weltanschauung dell'Occidente. E una questione multidimensionale: politica, in quanto evidenzia un'istanza di equità e di giustizia globale; economica, per i costi che i problemi ambientali comportano e per le responsabilità del mercato e dell'industria nel consumo delle risorse; cognitiva, poiché propone una prospettiva complessa; etica, perché esige un'assunzione di responsabilità. La tutela del pianeta non è uno dei compiti della politica mondiale bensì la cornice entro la quale tutti devono essere collocati, e propone una visione d'insieme nella quale il concetto chiave è l'integrazione delle preoccupazioni per l'ambiente naturale nelle diverse attività umane.