Unico romanzo nella produzione letteraria di Edgar Allan Poe, Il racconto di Arthur Gordon Pym (1837-38) è il resoconto di un'immaginaria navigazione verso l'Antartide. Nel viaggio di Pym lungo la rotta del Sud, segnato da un'aura di mistero e dall'incombere di una rivelazione che di fatto resterà sepolta tra le pieghe della visione finale, si susseguono ammutinamenti, uragani, naufragi, navi fantasma, fra paesaggi d'incubo e una fauna mostruosa. Quadri di autentico orrore aprono squarci su un mondo arcano, sospeso tra il nero infernale dell'isola di Tsalal e il bianco sfolgorante delle nevi perenni, con una costante dissonanza tra il realismo della narrazione e l'esperienza perturbante vissuta dal giovane marinaio. Capolavoro enigmatico, sorretto da un allucinato simbolismo che ricorda "La ballata del vecchio marinaio" di Coleridge, Gordon Pym ha ispirato nel tempo altre opere - da "La sfinge dei ghiacci" di Verne, proposto come suo seguito, a "Le montagne della follia" di Lovecraft e "La nube purpurea" di Shiel - imponendosi come insuperato modello di letteratura fantastica.
Edgar Allan Poe è nato a Boston (USA) nel 1809 da una famiglia di attori girovaghi. Non ebbe modo di conoscerli approfonditamente poiché la madre morì quando ancora era un infante e il padre, alcolizzato, abbandonò la famiglia subito dopo la morte della moglie. Il piccolo Edgar fu quindi allevato da un ricco mercante di Richmond di nome John Allan.
Anche Edgar Allan Poe era solito deliziarsi dell'uso di alcool e gioco d'azzardo, motivo per cui John Allan lo estromise dal testamento.