Il volume comprende il testo delle due conferenze "La scienza come professione" e "La politica come professione" che Max Weber tenne a Monaco rispettivamente nel novembre 1917 e nel gennaio 1919, nell'ambito di un ciclo di conferenze sul "lavoro intellettuale come professione" organizzate dal l'"associazione dei liberi studenti", e pubblicate nello stesso 1919. Pronunciate nell'epoca che vide la crisi della potenza tedesca, le due conferenze sono il frutto piú maturo della riflessione weberiana sul senso della scienza e della politica, ma soprattutto sul loro rapporto: un rapporto complesso, di rimando reciproco ma soprattutto di distinzione. Contro l'appello all'intuizione, che tanta presa aveva nella gioventú universitaria tedesca, contro le pretese della 'profezia professorale', Weber rivendica il rigore scientifico e la funzione specialistica dell'insegnamento accademico, che non può consentire al docente di farsi propagandista di una qualsiasi concezione del mondo. E contro la riduzione della politica a politica di potenza, quale l'aveva praticata la Germania guglielmina, Weber fa valere la tesi che la politica persegue sí fini di potenza, e si avvale sempre della forza come mezzo indispensabile, ma è al tempo stesso presa di posizione pro o contro determinati valori. Scienza e politica traggono cosí il loro diverso 'senso' della teoria dei valori, che Weber venne definendo negli ultimi anni di vita. Le due conferenze, già apparse nel 1948 - nella traduzione di Antonio Giolitti - con il titolo "Il lavoro intellettuale come professione", in un volume dei "Saggi" Einaudi, e ristampate nella "Nue", sono qui riproposte in una nuova piú rigorosa traduzione, corredata da un'ampia introduzione di Wolfgang Schluchter, che ha anche curato l'edizione delle due conferenze per l'opera completa tedesca.
La scienza come professione. La politica come professione
Lorenzo Repetto - 10/06/2014 17:01
4/
5
Testo breve ma complesso. Molto ben documentato, scientifico nel senso proprio del termine, illustra la storia della scienza e della politica come professione.
Un bel viaggio al di là della "sua" Germania, passando per gli Stati Uniti e l'Inghilterra e sfiorando altre nazioni.
Ed oltre a questo excursus nel tempo e nello spazio ci propone la sua personale opinione a riguardo.
Notevole il concetto di "avalutatività" nel portare avanti un lavoro scientifico, illuminante il paragrafo nel quale parla di come si possa vivere "di e per la politica".
Sottoscrivibile in toto, verso la fine, quando afferma che un politico di professione deve possedere senso di responsabilità, passione e lungimiranza.
Da leggere, per conoscere il suo punto di vista, la storia di queste due professioni in più nazioni e farsi un'opinione su due tematiche così importanti.
Tenere presente che si tratta di Max Weber, ossia di uno studioso che scrive in maniera non semplicissima, ma nemmeno "intraducibile".
Lorenzo Repetto - 10/06/2014 17:01