Prima di fondare la sua piccola scuola per i bambini di Jasnaja Poljana, Tolstoj si pose domande più radicali di quelle stesse di don Milani più di un secolo dopo: "A che serve la scuola? e, in particolare, la scuola di Stato?". Un diritto a educare non esiste, e perché mai un maestro avrebbe da insegnare qualcosa di necessario se la sua visione del mondo è più povera, più condizionata di quella di un bambino? Tolstoj giunse ad affermare il diritto del bambino a non andare a scuola e a pretendere un'educazione all'altezza della sua libertà. La scuola che conosciamo sottovaluta il confronto con la natura e non mette davvero in discussione un ordine sociale classista.
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo