Una signora un po' troppo appariscente, che presto tornerà sotto i ferri del chirurgo plastico. Un balordo nullafacente che ce l'ha con il mondo intero e non sa perché. Un distinto rappresentante con un piccolo vizio nel cassetto. Una vecchia e simpatica signora in pantofole. Un povero cristo. Tre allegri giostrai. Che ci fanno nello stesso posto? Ebbene, se questo è il monte dei pegni, allora tutti hanno qualcosa da raccontare. Una storia, lunga o corta, triste o divertente. Sono soprattutto gli oggetti a parlare: gioielli, argenti, tappeti, cose piccole e grandi che la gente deposita. Al monte dei pegni, ogni mattina, nella fila ordinata che si snoda allo sportello, è un intrecciarsi di storie che cominciano, finiscono, ma soprattutto continuano nel piattino in cui gli ori cadono, nelle mani in cui passano le pellicce e i tappeti, appena prima di diventare denaro contante, stretto nel pugno di chi li lascia qui.