Nell'arco di un secolo e mezzo, da Adam Smith a John Maynard Keynes, il pensiero economico ha proposto varie interpretazioni del sistema capitalistico: l'economia politica classica si sviluppò nella sua fase iniziale, e a quell'epoca era importante indagare sull'accumulazione e sullo sviluppo per comprenderne i presupposti e prevederne le linee di tendenza; il marginalismo si trovò di fronte ad un sistema che si "assestava", e ciò consentì agli economisti di concentrarsi su problemi allocativi. Keynes ebbe alle spalle la "grande depressione", e si preoccupò di elaborare una teoria che sostenesse e rinvigorisse il sistema. Così, secondo l'acuta e originale sistemazione di A. K. Dasgupta, le teorie economiche ci appaiono non come momenti di un unico sentiero di sviluppo del pensiero economico, ma come teorie alternative, tutte attuali, alle quali ci si può di volta in volta rivolgere per interpretare i contesti economici che maggiormente assomigliano a quelli in cui ciascuna teoria èstata concepita.