Il testo affronta le possibilità del turismo scolastico di inserirsi a pieno titolo fra le tecniche di didattica informale per l'effettiva applicazione del metodo induttivo e l'espletazione di molti obiettivi trasversali. L'autrice conduce una disamina dei metodi e modi in cui si è tentato di modificare l'approccio formativo e propone l'uscita dalla scuola come una valida alternativa alle strategie sinora messe in atto. Passando dall'analisi di Morin dei saperi fondamentali all'opinione di Gramsci, alle innovazioni del Ministère de l'Education francese e dai progetti proposti dal nostro MIUR, traccia delle possibili linee di applicazione di nuove metodologie. Delinea anche, in questo modo, una nuova figura professionale che suggerisca e proponga spunti didattici ai docenti che dovrebbero poi esplicitarli.