Milano, ottobre 1954. Quando in un appartamento di Brera vengono ritrovati i corpi nudi di un poliziotto, un operaio sindacalista e una «parrucchiera», il commissario Settembrini è richiamato d'urgenza alla Omicidi, forse per risolvere il delitto, forse per servire da capro espiatorio. Considerato sbirro «esperto e fortunato» per aver beffato quattro volte la morte, Settembrini intuisce in fretta che quel regolamento di conti maschera ben altri intrighi, coinvolgendo ex fascisti ed ex partigiani, costruttori e nobildonne, sadici criminali ed esausti eroi, soldi e segreti più preziosi del denaro. In una Milano pronta a diventare capitale economica d'Italia, sommersa dalle atmosfere opache di un autunno che annebbia anche lo spirito, il commissario dovrà mettere a frutto tutto il suo acume di poliziotto per sciogliere il mistero del triplice taglio di quelle vite e fare i conti con l'eredità di vendette del secondo conflitto mondiale. Perché, se è vero che «la guerra ha sporcato tutti» e spesso i mostri camminano indisturbati in mezzo alla gente, dietro ogni volto può celarsi un assassino.
Talvolta dietro nomi meno noti si celano autori che sanno sorprendere e che sarebbe bello e giusto vedere nelle classifiche per il merito di saper scrivere, coinvolgere, insegnare: questo ho trovato nella seconda indagine (al pari della prima: La doppia morte della compagna Sangalli) del Commissario Settembrini dalla penna scrupolosa e avvincente di Tita Prestini; un commissario originale, umano, alle prese con se stesso, con la Storia del dopoguerra e con l'eredità di un passato che non vuole chiudersi. Un giallo storico ambientato nel 1954 in una Milano avvolta nella nebbia come tutte le vicende che si susseguono a ritmo incalzante in un carosello di personaggi descritti con realismo tanto nei particolari quanto nel linguaggio -grazie anche all'inserimento di coloriture dialettali. Personaggi nuovi per un libro di questo genere, come Nuvola -straordinaria figura trainante che appare e scompare come la nebbia - e i suoi vecchi compagni partigiani, tra vendette, amicizie, liste da far sparire, tesori da ritrovare e il male da annientare per ricominciare a vivere: basterà uccidere il "diavolo" per lasciarsi alle spalle un'epoca? In un periodo particolare per la nostra Italia - di transizione politica, economica, sociale-, si inseriscono tante storie tra loro collegate per comporre l'unica Storia di cui il nostro Autore si dimostra un maestro per come scava nei particolari e nella psiche dei protagonisti.
Connubio ben riuscito tra il giallo e il romanzo storico che trasporta chi legge in un tempo non poi così lontano, un tempo che ci ha generati e che ci permette di comprendere meglio il nostro presente imparando dal passato
diotima10 - 07/09/2021 16:36