Il volume affronta i1 tema della violenza contro le donne secondo la prospettiva del contesto sociale in cui si presenta: la famiglia e il lavoro. Le dinamiche relazionali all'interno delle quali si verificano questi fenomeni determinano una diversa configurazione del comportamento, delle reazioni e degli strumenti di tutela, civili e penali, presenti nell'ordinamento giuridico italiano. Gli autori tracciano una simmetria tra la tendenza delle donne a una completa emancipazione, attraverso la conquista di spazi sociali e professionali sempre maggiori, e la crescita delle manifestazioni di violenza che coinvolgono più del 50 per cento della popolazione femminile. Una volta perpetuata, la violenza ha pesanti conseguenze: difficoltà relazionali, peggioramento della percezione di sé, diffidenza verso gli altri e così via. Il legislatore ha rafforzato, negli anni, la normativa di contrasto e tutela, colmando, ad esempio, le lacune sanzionatone rispetto a nuove forme di violenza come lo stalking. Su questi temi, al fianco delle istituzioni e delle forze dell'ordine, lavorano i centri antiviolenza. Le esperienze positive condotte in Calabria, Sicilia e Valle d'Aosta, evidenziano il valido percorso intrapreso dalle strutture territoriali pubbliche e private, spesso in rete tra loro.