Il legame tra violenza e religione è al centro dell'intera opera di René Girard, critico letterario e antropologo franco-americano, il quale, poco più di quaranta anni fa, pubblicava una teoria sulla genesi del sacro subito salutata come «la prima teoria realmente atea del religioso e del sacro». L'origine dell'ipotesi girardiana è da individuarsi nella lettura del ciclo di Edipo, condotta tra il 1965 e il 1968 con gli strumenti concettuali della teoria mimetica esposta nel 1961 in Menzogna romantica e verità romanzesca; al termine di una rielaborazione decennale, durante la quale si confronta con Durkheim, Mauss, Lévi-Strauss, i maggiori testi dell'etnografia anglosassone e la mitografia di numerose culture, Girard propone una teoria dell'origine della religione basata sul tema del linciaggio fondatore. Il titolo dell'opera del 1972, La violenza e il sacro, deve essere inteso come una vera e propria equivalenza tra i due termini: la violenza è il sacro, almeno nella sua accezione arcaica.