Quando si parla di "Ego", si tende ad attribuire alla parola un valore negativo. Ma una buona dose di autostima non è di per sé un difetto, anzi: dal punto di vista "dell'economia dell'io", possiamo definire l'"ego" come l'invisibile linea che divide il bilancio dei profitti dalle perdite. Quindi, l'ego può rappresentare l'attivo per l'individuo e per l'azienda e può portare a raggiungere i traguardi desiderati, aiutare a scoprire nuovi orizzonti e a innovare i prodotti. Il passivo, invece, si può riscontrare sia in chi ha un ego troppo sviluppato sia in chi ne è privo: gli atteggiamenti, diametralmente opposti, possono creare veri danni. Questo libro spiega come scoprire i primi segnali di pericolo, quali l'eccessiva competitività, la difesa delle proprie idee che diviene difesa di se stessi, il desiderio di essere riconosciuti ad ogni costo e insegna i principi per gestire al meglio e 'in salute' il nostro ego.