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Errori degli ingegneri. Paradigmi di progettazione (Gli) - Henry Petroski
Errori degli ingegneri. Paradigmi di progettazione (Gli) - Henry Petroski

Errori degli ingegneri. Paradigmi di progettazione (Gli)

Henry Petroski
pubblicato da Pendragon

Prezzo online:
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Disponibile in 4-5 giorni. la disponibilità è espressa in giorni lavorativi e fa riferimento ad un singolo pezzo
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Prodotto acquistabile con Carte Cultura, 18App e Carta Docente

Con questa sua breve storia dell'errore ingegneristico, Petroski offre una panoramica di spettacolari e memorabili casi fallimentari della storia della progettazione (quelli da manuale della Grecia e della Roma antiche, ma anche ponti crollati e grattacieli collassati dei secoli XIX e XX) dai quali trarre insegnamenti trasversali a tutte le epoche e le discipline. La corsa a una tecnologia sempre più moderna, infatti, finisce per far considerare superate le opere del passato, che invece, soprattutto nei loro esiti più nefasti, potrebbero consentire di evitare errori già commessi. Pensato e scritto per un grande pubblico, questo saggio permette agli studenti di ingegneria di osservare da vicino il processo di progettazione e la casistica degli errori; ai docenti di comprendere l'importanza dello studio analitico dei casi; agli ingegneri di non dimenticarsi mai del rischio di valutazioni affrettate; e infine, al lettore comune, di capire perché, in un mondo avveniristico, si possano commettere gli stessi sbagli dei secoli passati.

Dettagli down

Generi Scienza e Tecnica » Ingegneria e Tecnologia » Ingegneria civile, topografia, edilizia

Editore Pendragon

Collana Tecnica e tradizione

Formato Brossura

Pubblicato 21/01/2010

Pagine 222

Lingua Italiano

Titolo Originale Design Paradigms. Case Histories of Error and Judgment in Engineering

Lingua Originale Inglese

Isbn o codice id 9788883428111

Traduttore L. Cecchelli  -  F. Lolli

1 recensioni dei lettori  media voto 3  su  5
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Errori degli ingegneri. Paradigmi di progettazione (Gli)

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voto 3 su 5 Testo curioso e per certi versi illuminante, didattico, appena retorico e suggestionante. Lettura disimpegnata che rimanda per gli approfondimenti ad una vasta bibliografia tecnica di testi, studi e articoli di produzione in prevalenza anglo-americana. Suddiviso in capitoli che contengono ognuno un "caso" emblematico d'errore nella modalità di nascita e manifestazione dello stesso all'interno d'ogni "processo di progettazione", propone troppe ripetizioni nei contenuti della narrazione che rallentano la lettura d'insieme e che sono usate per contestualizzare cronologicamente ciascun "caso" considerato, e più utili nella lettura per argomenti o per singoli capitoli identificanti e rappresentanti ogni paradigma raccolto nel testo. Sembrerebbero invece necessarie le continue ripetizioni degli obiettivi divulgativi (presenti anch'essi in ciascun capitolo) sviluppati e strutturati nel tema centrale a rimarcarne l'importanza concettuale e, meglio comprensibili, alla luce dell'intera lettura sequenziale del libro. Non si tratta comunque né di un decalogo né di un manuale operativo. Suggestivo e preoccupante il concetto illustrato di "casistica storica dell'errore applicata al processo di progettazione" e la sua osservazione sul periodo con corrispondente tempo statistico di ritorno d'evento. Citato e interpretato nel testo non come ricorrenza fatalistica, quanto frutto delle modalità con cui il processo stesso nasce e si sviluppa e che, nei casi limite d'euforia progettuale o esaltazione costruttiva (storicamente e socialmente ambientati) conduce nel tempo ad effetti ciclici d'abbassamento dei livelli d'attenzione verso l'identico manifestarsi di potenziali enumerate cause d'errore. Simpatica e verosimile la definizione dei "coefficienti di ignoranza" da applicare alle verifiche di calcolo, altrimenti noti come coefficienti di sicurezza. Tra gli esempi citati, dei quali alcuni ben noti, anche aneddoti divertenti e casi istruttivi che resterebbero sconosciuti ai più se non recuperati dalla stampa specialistica nei vari settori d'ingegneria, seppure concepiti in mero taglio giornalistico. Aleggia nel testo la promozione al tipo d'approccio "sistemico" che i paesi di cultura anglosassone pragmaticamente utilizzano più diffusamente nel processo di progettazione in sostituzione al tradizionale e vulnerabile (poiché maggiormente fallibile in tal contesto) approccio "ingegneristico riduzionista".

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