"La vita cos'è?" Alla vigilia della partenza per il Vietnam come inviata de "L'Europeo", nell'autunno del 1967, Oriana Fallaci tenta di rispondere alla domanda della sorellina Elisabetta: "La vita è il tempo che passa tra il momento in cui si nasce e il momento in cui si muore". Ma la risposta le sembra incompleta e l'interrogativo la accompagna durante il lungo viaggio. All'arrivo a Saigon l'atmosfera è sospesa, surreale. L'agenzia France Press diretta da Francois Pelou sembra l'unico tramite con il resto del Paese ed è da quella base che la Fallaci si muove per testimoniare l'insensatezza della guerra: dalla battaglia di Dak To all'offensiva del Tet e all'assedio di Saigon, gli orrori del conflitto sono annotati giorno dopo giorno nel suo diario. C'è il rifiuto: "Perché quasi niente quanto la guerra, e niente quanto una guerra ingiusta, frantuma la dignità dell'uomo". Quando, dopo un anno, la Fallaci torna nella sua Toscana e ritrova la piccola Elisabetta, una risposta per lei ce l'ha. "La vita è una condanna a morte. E proprio perché siamo condannati a morte bisogna attraversarla bene, riempirla senza sprecare un passo, senza addormentarci un secondo, senza temer di sbagliare, di romperci, noi che siamo uomini, né angeli né bestie, ma uomini." Pubblicato nel 1969, "Niente e così sia" è considerato un classico della letteratura, un romanzo di guerra che è un inno alla vita. (Prefazione di Lorenzo Cremonesi)
Oriana Fallaci è nata a Firenze nel 1929. Il padre Edoardo era un muratore che per le sue idee antifasciste nell'Italia di Mussolini fu arrestato e torturato dalle camicie nere, episodio che resterà sempre ben impresso nella mente della giovane Oriana, la quale aiuterà la resistenza partigiana portando di nascosto le munizioni.
Sin da bambina il suo sogno era diventare una scrittrice, ma nonostante questo – su consiglio dello zio – si iscrisse a medicina. Durante gli studi inizia però a lavorare come giornalista e
Una giovane Oriana Fallaci alla vigilia della partenza per il Vietnam come inviata de LEuropeo, nellautunno del 1967. Porta con se una domanda "La vita cosè? che la piccola Elisabetta le ha posto. Le risponde La vita è il tempo che passa tra il momento in cui si nasce e il momento in cui si muore. Ma la risposta le sembra incompleta. E questa domanda laccompagna nel Paese in guerra e testimonia linsensatezza della guerra e le contraddizioni di un pianeta in cui gli uomini fanno miracoli per salvare un moribondo e le creature sane le ammazzano a cento, a mille, un milione alla volta. Un diario autobiografico di una giovane indignata, un diario di ira contro lassurdità della guerra e dei suoi orrori. Pubblicato nel 1969, Niente e così sia è un classico della letteratura.
Niente e così sia
giuipad - 15/06/2013 10:07
4/
5
Buon libro. L'autrice descrive in modo particolare tutti gli aspetti della guerra riuscendo a far immedesimare il lettore nel contesto: "guerra".
L'unica pecca è che l'autrice descrive in maniera troppo dettagliata i personaggi facendo rallentare la narrazione.
Maria Cad - 08/10/2013 11:32
giuipad - 15/06/2013 10:07