Dopo sessant'anni di successi il maestro Massari riesce ancora a stupire con un nuovo libro sulla Pasticceria Mignon italiana condividendo il suo archivio di ricette. In questo volume - in 8 ricchi capitoli - c'è tutto: il gusto, la tecnica ineccepibile, il rispetto del passato e anche l'innovazione. Quella di Massari, il miglior pasticcere italiano nel mondo, è una visione a tutto tondo su uno dei dolci più golosi della nostra tradizione, il mignon, interpretato con accostamenti nuovi e classici, forme e declinazioni innovative. Si parte con un'ampia parte tecnica sull'importanza delle materie prime e dei loro utilizzi, per poi scoprire architetture dolci senza eguali, con oltre 90 ricette ricche di ispirazione, da studiare, imitare o interpretare secondo il proprio gusto. Ci sono "Le tartellette", squisiti insiemi di friabilità e gusto, farciti con creme ricche di delizia, si passa poi a "I bicchierini", nella versione classica o con cioccolato, scrigni sorprendenti che custodiscono creme e mousse in un'alternanza di croccantezza e golosità. Arrivano poi le geometrie dolci, con i capitoli dedicati a "I cubi" e "I tranci", al cremino, al pistacchio e albicocca, alla crema ganache al cioccolato e lamponi, in un tripudio di forme e colori in sorprendenti stratificazioni. "Le mousse", immancabili, sono il trionfo del gusto e dell'estetica con minuziosi dettagli e squisite creme esaltate da soffici arrotolati. Si prosegue con "Il cioccolato" in tutte le sue tentazioni, dai biscotti farciti ai tortini ricoperti, con gianduia, fondente, bianco o al latte. Chiudono il volume il capitolo dedicato a "I classici", dalla panna cotta, al babà e savarin, in una carrellata sulla migliore tradizione dolciaria italiana, e un ricco compendio di ricette di base, a partire da frolle e sablée, creme e mousse, per finire con arrotolati e pan di spagna. Un libro che è quanto di più completo ci sia nell'affascinante mondo dei mignon con un maestro che non ha bisogno di presentazioni.
Iginio Massari nasce a Brescia il 29 Agosto del 1942.
La madre è una cuoca e il padre direttore di una mensa. È come se l'amore per la cucina gli fosse stato donato dai primi vagiti: profumi, forme e colori sono le prime cose che incontra dalla nascita.
A 16 anni dopo una prima esperienza lavorativa in un panificio della città decide di fare un viaggio di formazione. Si reca quindi nella vicina Svizzera, nei cantoni francesi, dove gli vengono impartiti i primi rudimenti di pasticceria e cioccolateria. A Budrye ottiene l'istruzione e i