Luigi Ferdinando Dagnese non manca di nessun talento essenziale nei campi pertinente al romanzo erotico, psicologico, di sentimento, di fantasia e pure di fantascienza riguardo a Silicon Valley, dove mette in scena un'Odissea fantastica, evocando gli incubi di una tecnologia impazzita e senza freni. Il suo "Libro del respiro" tocca i punti nevralgici di tutta una cultura, anzi di più culture vaste e diversissime. Evoca i grandi problemi della crisi del progresso storico, l'etica del capitalismo, e la ricerca di conoscenza. Il dramma umano delle nostre difficoltà e dilemmi più pressanti è descritto con la disperazione che ad esso compete, ma anche con quel tocco di humor che lo rende quasi tollerabile. "Il libro del respiro" è un romanzo davvero geniale paragonabile agli esiti migliori di Salman Rushdie.
(William Franke, Vanderbilt University and University of Macau)